EI DESPRE NOI
Asa mii lene sa traduc, dar totushi bag acest citat de pe alt forum unde ei povestesc despre noi. Cred ca sar putea ceva de inteles, poate maine voi traduce :-)))Il racconto di Robertino mi induce a pensare ad una parola che da noi,ormai, ha perso molto del suo significato... la SEMPLICITA'. Cosa stupisce noi occidentali ad ogni visita in terra moldava? La semplicita della gente. E' una parola magica, ricorrente, citata da molti. In molti nostri racconti salta sempre fuori questa parola, il concetto di semplicita racchiude spesso altre parole ormai desuete da noi: ospitalita, schiettezza, amicizia, fiducia.Parole ormai prive di significato nel nostro opulento occidente dove tutto si misura con il denaro,dove tutto viene filtrato nel crivello dell'opportunita e della convenienza.Fateci caso, in quasi tutti i racconti dei nostri amici,la cosa che piu colpisce e la SEMPLICITA' della gente, un concetto seppur vago, racchiude in se una serie di comportamenti: il rispetto delle tradizioni, il rispetto dell'amicizia in quanto tale, il poco che basta, il gusto dello stare insieme, la gente che si diverte stando seduto sotto un'albero a parlare. La semplicita appunto. Il poco che basta per tutti.Chissa perche, in Moldova, questa semplicita riesce ancora a stupirci, certo che ci stupisce, perche l'abbiamo perduta molto tempo fa, quando il consumismo ed il post-modernismo ci ha travolti in nome e per conto del sacro denaro. Abbiamo venduto la nostra SEMPLICITA' al mercato delle comodita acquistate a caro prezzo, al prezzo delle nostre tradizioni,abbiamo svenduto le nostre tradizioni popolari per un vuoto modernismo,dove non c'e piu spazio per le cose semplici, spontanee.Com'e la Pasqua da noi? In rituale vuoto e senza tradizioni, a prescindere del credere o non credere, una corsa al "viaggio organizzato", alla gita fuori porta, all'uovo di cioccolato, all'abbuffata.Gli sfigati, quelli che non sono riusciti ad organizzare per vari motivi uno straccio di "diversivo" obbligatorio, si ritrovano, loro malgrado, seduti attorno ad un tavolo,con occhi spenti, con fare annoiato, a consumare un rituale ormai privo di qualsiasi segno di felicita. A Pasqua, se non vai da nessuna parte, sei un poveraccio, sei fuori, sei out. Infatti il nostro augurio di..."Buona Pasqua", equivale ad un buon viaggio!Questo da noi.In Moldova? Signori miei,in Moldova, la Pasqua e la festa piu sentita dell'anno, dove le tradizioni scandiscono un rituale secolare, dove i moldavi esaltano il significato vero della RINASCITA. Cominciano alcuni giorni prima, con la pulizia di tutti i spazi verdi, del "mettere a nuovo" tutto le cose di proprieta comune, si pittura con la vernice bianca tutti gli alberi fino all'altezza d'uomo, si ripuliscono le panchine, si dissoda il terreno nei pressi dei condomini. Si da il significato giusto al concetto di rinascita, rinnovamento, il passaggio dall'inverno alla primavera.Qualche giorno prima, c'e il rito della preparazione dei Kozonak,della Paska, dolci tradizionali pasquali, fatti di pochi ingredienti semplici e buoni; non di rado le famiglie moldave stanno alzate una notte intera per prepararli. Si dipingono le uova multicolori con disegni tradizionali, rituale che le donne moldave si trasmettono di madre in figlia.La notte della vigilia si va tutti in chiesa, con i dolci e le uova da benedire, si assiste alla "slugba" della rinascita di Cristo, si ripercorrono rituali secolari, tutti insieme, con sentita partecipazione.Il giorno dopo, il giorno di Pasqua, si prepara il pranzo tradizionale, con le uova benedette multicolori che campeggiano sulla tavola imbandita, con il rito della rottura delle uova sempre accompagnata dalla frase rituale che i moldavi ripetono con la gioia nel cuore:[b]" Cristo a inviat, adevarat inviat"[/b]Cristo e risorto. E' veramente risorto.Veramente Cristo risorge ogni anno in Moldova.Nel cuore della gente.Anche da noi Cristo risorgeva qualche anno fa, poi, visto quello che succedeva, ha deciso di risorgere altrove.